La nostra storia

articolo pubblicato nella rivista notiziario dell'Università "NEWS PIAZZALE EUROPA"


IL CIRCOLO RICREATIVO UNIVERSITARIO DI TRIESTE
settembre 1997

         Eravamo quattro amici al bar: potrebbe cominciare come una famosa canzone la storia del CRUT, il circolo dopolavoristico universitario che si sta ormai avvicinando al quarantesimo anno di età (la sua data di nascita è, infatti, il 1961).

         Il bar in questione era quello "storico" di Giurisprudenza, all'epoca l'unico di tutto l'Ateneo: e da allora, anche se il bar è ancora lì, molte cose sono cambiate, attraverso il lavoro di quanti, negli anni, hanno reso il CRUT parte integrante della vita universitaria: basti pensare che i "quattro amici" sono ormai diventati più di un migliaio!

         Dopo una fase iniziale, timida e quasi familiare, si ebbe una prima spinta di crescita sotto la presidenza di Bonduri e poi di Fonda; in questo primo periodo i soci salirono a circa trecento e si posero le premesse organizzative per attuare alcune di quelle che sarebbero diventate attività "istituzionali" del CRUT, e che sarebbero proseguite poi sotto le presidenze Franceschi e Orviati: le attività sportive, con la partecipazione ai caroselli ENAL, e quelle turistiche che, iniziate con semplici gite domenicali in giornata, si arricchirono presto di quelle offerte di soggiorni estivi, al mare o in montagna che, pur ormai tradizionali, si rivelano tuttora capaci di riscuotere notevole successo.

         Il primo "boom" delle attività del CRUT avvenne attorno al 1977, sotto la presidenza Orviati, con lo sviluppo di attività di carattere sportivo, culturale e a favore dei pensionati e con il raggiungimento di quota mille soci. Fu in quel periodo che si dovettero affrontare i primi veri problemi di tipo amministrativo, e con il conseguente obbligo di adempimenti contabili piuttosto impegnativi. Data anche da allora l'attuale struttura sociale, con un Consiglio Direttivo, formato da nove membri, impegnato in serrate cadenze di riunioni operative (anche due volte al mese), che rendiconta sull'anno trascorso all'annuale assemblea dei soci. L'adeguamento dello Statuto al mutare dei tempi è inoltre assicurato dalla possibilità di discuterne le proposte di modifica (di iniziativa dei soci o del Consiglio) nel corso di apposite Assemblee straordinarie.

         Arrivando ai giorni nostri, si può dire che in questi ultimi anni, oltre al tradizionale slancio di quanti al suo interno si propongono volontariamente per la conduzione e l'organizzazione della vita sociale, grande impulso alla crescita del CRUT è stato anche fornito da una maggior partecipazione dell'Amministrazione Universitaria, grazie al personale interessamento del Rettore Borruso, e dall'ottenimento di una sede in posizione "strategica" nell'edificio centrale dell'Università.

         Determinanti furono, in sede locale, la convenzione Amministrazione/CRUT - voluta e stipulata una decina di anni fa dall'allora presidente Sartore, e perfezionata poi con le successive presidenze Russo e Sannino - con la quale, nel riconoscere la funzione del circolo nell'ambito della vita universitaria, venivano stabilite opportune forme di sostegno alle attività da questo promosse; in ambito nazionale, una legge a favore dell'associazionismo dei circoli universitari, che rese possibile la costituzione dell'ANCIU (questo l'acronimo per: Associazione Nazionale CIrcoli Universitari), creata per organizzare grosse manifestazioni comuni, culturali, turistiche e specialmente sportive: fra le più importanti, i campionati di sci, calcio, tennis, pesca, tiro a volo e ciclismo.

         L'ANCIU si riunisce, in media, un paio di volte l'anno in una delle sedi universitarie: Trieste è stata scelta nell'ottobre del '96, ed ha organizzato una manifestazione molto ben riuscita, con la partecipazione di delegati di ben trenta università. Del resto, Trieste è molto attiva, quanto a partecipazione, in tutte le maggiori manifestazioni nazionali.

         Il CRUT degli anni '90, ben sostenuto dall'Amministrazione, si è dotato di una struttura più agile rispetto al passato: accanto al Consiglio Direttivo, infatti, le unità portanti sono oggi sicuramente le Sezioni che, prendendosi carico degli aspetti organizzativi ed esecutivi delle attività culturali, sportive, turistiche, sociali e ricreative, contribuiscono a renderle sempre più numerose e accattivanti.

         Le innovazioni più recenti riguardano principalmente i soci giovanissimi: sono state infatti messe in opera numerose iniziative dedicate ai bambini, quali gite gratuite e feste di Natale e Carnevale ravvivate da spettacolini ad essi dedicati: ospitate fino a due anni fa presso il Goethe Institut, quest'anno è stato necessario trasferirle al Miela, data la massiccia partecipazione di piccoli ospiti. Il Consiglio Direttivo del CRUT spera anzi di poterle organizzare in futuro nell'Aula Magna, dove certo problemi di spazio non si presenterebbero.

         Ma si è pensato anche ai ragazzi più grandi, con l'istituzione di premi di studio per i figli dei soci; iniziativa questa che ha riscosso un grande successo, nonostante la non enorme sostanziosità delle cifre assegnate.

         I programmi in favore dei pensionati sono stati pianificati con iniziative, studiate per riavvicinare al CRUT i vecchi amici, che si sono dimostrate molto gradite ai soci meno giovani : tornei di carte, gite in giornata e incontri, che oggi avvengono in media una volta al mese.

         Ottima partecipazione hanno avuto poi i viaggi organizzati in Italia e all'estero, e tutte le attività turistiche, spesso programmate in comune con università vicine per poter offrire prezzi di particolare vantaggio.

         Da non dimenticare, poi l'annuale cena sociale - evento che richiede tempi lunghissimi di preparazione per garantirne la perfetta riuscita - nel corso della quale avviene la cerimonia della consegna, dalle mani del Rettore, di una targa ricordo ai freschi pensionati.

         Nel quotidiano, invece, l'opera del CRUT si estrinseca nella gestione dei punti di ristoro dell'Ateneo, che garantiscono un servizio a prezzi convenienti per i dipendenti e gli studenti. Risale agli anni '60 l'apertura del bar di Giurisprudenza, al quale seguirono, grazie alla caparbietà dei dirigenti del CRUT, il bar di Ingegneria, e infine quello posto nella facoltà di Economia e Commercio, frutto della volontà del prof. Claudio Calzolari che l'aveva pensato come punto di ristoro a favore degli studenti provenienti dalle vicine province.

         Questa attività riguarda la convenzione con l'Amministrazione, e da essa il Circolo ricava parte delle risorse che permettono l'organizzazione delle sue molteplici attività. In proposito, vanno segnalate le due recentissime inaugurazioni dei nuovi bar situati nel comprensorio di San Giovanni e nella Scuola Superiore di Lingue Moderne (ex Hotel Regina).

         Parliamo infine delle attività culturali, divenute rapidamente dagli anni '90 - grazie all'impulso di Sartore e Russo ed oggi di Spanò - un vero polo di attrazione per l'intera utenza universitaria. Attuate spesso in coincidenza con altre manifestazioni legate all'Università (ad es., i congressi), sono motivo di svago e interesse, oltre che per tutti i dipendenti che desiderino intervenire, anche per gli occasionali ospiti dell'Ateneo. Come esempio delle novità che sono attualmente al vaglio del Consiglio Direttivo, va segnalata l'intenzione di organizzare una mostra di opere artistiche dei soci, per la quale verrà creato un catalogo completo delle opere esposte, e un concerto jazz in Aula Magna, in collaborazione con altri circoli cittadini che dovrebbe aver luogo in ottobre. Quest'ultima manifestazione sarà occasione per rinsaldare ulteriormente il fruttuoso e cordiale rapporto con gli altri Circoli cittadini, che già oggi si concretizza in una serie di periodici incontri, utili sia alla discussione e alla ricerca di soluzioni per i problemi di carattere normativo che all'organizzazione di iniziative ricreative, sportive e culturali comuni.

         A conclusione di questa breve carrellata sul CRUT, sulla sua vita e sulle sue idee, confidiamo di aver mostrato come anche le attività di carattere dopolavoristico e ricreativo da esso promosse possano rivendicare un loro ruolo e una loro utilità nella vita universitaria: esse infatti costituiscono il collante sociale che permette una comunicazione informale tra tutte le persone che, in un modo o nell'altro, contribuiscono a formare questa articolata entità: dalla cena sociale al rinfresco di fine anno previsto per lo scambio di auguri al quale sono invitati, come da tradizione, il Rettore e le altre autorità accademiche, alla competizioni sportive che tendono a livellare le differenze "gerarchiche" che, inevitabilmente, si creano sul posto di lavoro.

         Queste occasioni vogliono essere sì momenti di svago, ma anche di approfondimento culturale e sociale e soprattutto di cordiale incontro per tutti coloro che, a qualunque livello, operano all'interno del nostro Ateneo: ed è per questo che ci si augura di riuscire ad estendere ulteriormente l'interesse per tutte le attività proposte dal nostro CRUT che, come si è visto, si sono moltiplicate nel tempo grazie all'opera e all'entusiasmo di un Consiglio Direttivo e di responsabili di Sezione fortemente motivati.

Giulio Pellis
Bernardo Sannino
 

E, da settembre 1997, un’altra pagina di storia:


         nel segno della continuità ma seguendo un, ricercato, percorso di crescita, il CRUT è transitato dalla presidenza Sannino alla guida di Dario Solinas. L’Università viveva gli anni del Rettorato Delcaro, professore particolarmente vicino alla nostra Associazione. In questi anni la Presidenza Solinas imprime una forte spinta all’attività turistica attraverso attente scelte sulle destinazioni e cura nella selezione dei tour operator. Nel 1999 viene inaugurata la caffetteria che va a sostituire l’ormai desueto, ma quanti ricordi..., bar d’ingegneria. E' una struttura innovativa, attrezzata alla distribuzione di pasti in primo luogo al Personale tecnico amministrativo al quale, da qualche tempo, è stato applicato l’orario con rientro pomeridiano. Innovativa anche la realizzazione, questa volta a cura dell’Università con rientro del capitale investito da parte del Circolo in un periodo di sei anni. A questa struttura segue, nel 2005, sempre realizzato con le stesse modalità, il bar dell’edificio H3. Ambedue gli esercizi si rivelano con il tempo, anzi, il bar H3 già prima dell’apertura), inadeguati in alcune soluzioni costruttive, per cui lo sforzo del Circolo si concentra sulla realizzazione di una vera e propria cucina all’interno della caffetteria e sugli interventi edilizi nel bar H3.

         Con l’aggiungersi di queste gestioni il Circolo ha affermato ulteriormente la propria vocazione imprenditoriale perseguendo un percorso di miglioramento del servizio reso dai punti di ristoro attraverso l’affidamento a gestioni professionali, il progressivo miglioramento degli arredi ed un attento controllo sulla qualità dell’offerta e dei prezzi praticati. Risultati raggiunti anche grazie alla costante collaborazione con l’arch. Luciano Celli alla cui cura sono state affidate le ultime realizzazioni: il nuovo bar dell’edifico A, la ristrutturazione di quello di San Giovanni, l’arredo della terrazza del bar di via Filzi e, prossimamente, l’apertura del book shop che completerà la creazione della cosiddetta “penisola ludica” fortemente voluta dall’attuale Rettore, Francesco Peroni.

... la svolta ...


         La crescita del CRUT è però avvenuta anche sotto altri aspetti. Nel febbraio 2005 sotto la presidenza Frandolig, subentrato nel giugno 2004 a Solinas, un’importante Assemblea Straordinaria dei Soci modificava, dopo accese discussioni, lo Statuto, adottando le modifiche necessarie ad adeguarlo alle normative intervenute negli anni a definire le associazioni senza scopo di lucro. La formula scelta, su consiglio dalla FITeL nazionale, è stata l’adeguamento alla disciplina delle associazioni di promozione sociale ai sensi delle leggi 460/98 e, soprattutto, della 383 del 2000. Conseguentemente alle scelte decise dall’Assemblea e per ragioni di snellezza contabile, al vecchio Circolo Ricreativo Universitario di Trieste, passato sotto la presidenza di Lorenzo Furlan, viene lasciata la gestione commerciale, mentre tutta l’attività a favore dei soci passa  al CRUT – Università di Trieste, fondato nel medesimo giorno, al termine dell’Assemblea stessa. Lo statuto modificato del vecchio Circolo Ricreativo e quello del nuovo CRUT permettevano ad ambedue le associazioni di venir iscritte all’albo delle associazioni di promozione sociale conservato presso il Ministero del Welfare. Sotto la spinta di questi cambiamenti e le opportune modifiche alle procedure amministrative interne, anche l’attività del nuovo CRUT proseguiva speditamente arrivando a superare, negli anni immediatamente successivi le 50 proposte culturali e turistiche. La gestione dell’attività sportiva, che aveva visto il costituirsi di numerose nuove sezioni, veniva affidata all’anch’essa neonata Associazione Sportiva Dilettantistica CRUT, fondata e fatta crescere da un gruppo di Soci sotto la scrupolosa ed infaticabile guida di Daniele Bellini a cui vanno i meriti di aver indirizzato e fatto crescere correttamente l’Associazione, attualmente sotto la guida altrettanto valida di Ferdinando Pugliatti.

         Siamo arrivati ai giorni nostri, periodo che verrà ricordato per la crisi economica che sta attraversando l’intero pianeta. Per il nostro CRUT si presenta un’altra sfida: l’impegno a favore dei soci e delle loro famiglie. Innanzitutto affermandosi quale punto di riferimento per l’acquisizione di beni e servizi rafforzando l’impegno nella stipula di convenzioni con imprese garantite per qualità e serietà, rafforzando la voglia di aggregazione con la partecipazione il più possibile accessibile a tutti alle iniziative proposte, proponendo ulteriori iniziative rivolte alle famiglie con figli in età scolare.

         Il prossimo traguardo sarà il 2011, anno in cui il nostro CRUT compirà i suoi primi cinquant’anni, l’età della maturità sostenuta dall’entusiasmo dei nuovi amici che ogni anno entrano a far parte del nostro sodalizio.

marzo 2009